MILANO SANTA MONICA – DIAMO UN FUTURO A QUESTO QUARTIERE
Ai Segratesi che nel 2006 si rivolgevano all’Ufficio vendite di Milano Santa Monica veniva mostrato un plastico e descritto un quartiere nascente che avrebbe rappresentato un’evoluzione moderna di Milano 2: che fine ha fatto quel progetto urbanistico?
Non confortano peraltro le allarmati notizie di questi giorni che parlano di carenze delle garanzie rilasciate dall’operatore sulle opere di urbanizzazione (scuole, parchi gioco, centro civico, strade, ecc.)
Che futuro avrà un quartiere in cui i primi abitanti hanno un contenzioso legale aperto con la proprietà e tutti i residenti non hanno alcun servizio a portata di mano?
Per provare a dare delle risposte alle esigenze degli abitanti di Milano Santa Monica ne parliamo con i cittadini e con tutte le forze politiche di Segrate che vorranno intervenire.
MERCOLEDI’ 16 APRILE – dalle ore 20.45 – PRESSO LA SALA PARROCCHIALE DEL VILLAGGIO AMBROSIANO
Cittadini del quartiere Milano Santa Monica
LETTERA APERTA DEI CITTADINI
Siamo i cittadini dell’edilizia convenzionata residenti nel quartiere Milano Santa Monica, meglio noto come Boffalora. Tra pochi giorni cadrà la ricorrenza dei quattro anni da quando i primi Segratesi sono entrati finalmente in possesso del loro nuovo appartamento nel quartiere. Appartamento tanto sognato, quanto sospirato per via delle varie e inquietanti vicende bancarie che hanno preceduto i rogiti.
Quattro anni, dunque, in cui le belle case, frutto d’indebitamento pluridecennale per la stra-maggioranza degli inquilini, si sono rivelate insopportabilmente onerose da mantenere, con spese condominiali che hanno spesso superato il costo del mutuo, almeno per quanto riguarda gli inquilini del primo lotto, sempre alle prese con il problema delle infiltrazioni d’acqua ai piani interrati.
Persistono peraltro problematiche comuni a tutti i lotti, come ad esempio le spese per il riscaldamento altissime, dovute al regime di monopolio reso obbligatorio per convenzione. Ma ciò che preoccupa maggiormente gli abitanti del quartiere è l’assoluto abbandono in cui giacciono e che non sembra destinato a risolversi in tempi brevi.
Ricordiamo che, quando nel 2006 partirono i primi cantieri, il progetto immobiliare veniva pubblicizzato come una moderna Milano 2, un modello di sviluppo urbanistico e di vivibilità a cui molti agognavano. Parchi giochi, centro civico, scuole e addirittura una parrocchia con la chiesa. Questo quanto prometteva la pubblicità ed il plastico in bella mostra nell’ufficio vendite.
Purtroppo oggi, le uniche cose che restano di quel miraggio sono: una cascina utilizzata come ufficio vendite in stato di abbandono, i campi incolti, decine di bambini costretti a giocare tra la strada ed il poco spazio pubblico e la rabbia dei residenti che nel progetto hanno investito soldi e molti sogni.
Abbiamo sperato fin dall’inizio di questa vicenda che l’intervento dell’Amministrazione comunale, trattandosi di edilizia convenzionata, potesse dare una svolta positiva alla nostra vicenda; purtroppo le cose non solo non migliorano, ma continuano ad “arricchirsi” di imbarazzanti sorprese. Come quella delle fideiussioni rilasciate dall’operatore, come garanzie per la realizzazione delle opere pubbliche, che sarebbero scadute se non fasulle.
Siamo dunque a richiedere al Sindaco, alla Giunta e a tutti i Consiglieri del Comune di Segrate di partecipare il giorno 16 APRILE 2014 ALLE ORE 20.45 ALL’ASSEMBLEA PUBBLICA CHE SI TERRA’ PRESSO LA SALA PARROCCHIALE DEL VILLAGGIO AMBORSIANO per ascoltare la voce dei tanti cittadini coinvolti nella vicenda. Crediamo che, se si vuole evitare che questa situazione diventi un caso di natura sociale, si debbano, in tempi certi, dare risposte ai tanti che vi scrivono e che vogliono incontrarvi. Solo attraverso una decisa e convinta azione politica si può imprimere una svolta positiva a questa vicenda che sta assumendo sempre più i tratti di una tragedia.
I cittadini del quartiere Boffalora o Santa Monica se preferite.
Segrate, 8 aprile 2014