Ieri sera, tornato a casa, mia figlia era tutta felice nel raccontarmi che oggi a Scuola mangerà… dei panini!
Si sa, i bambini si eccitano anche per queste piccole cose. Le ho chiesto perchè e mi ha risposto che le signore della mensa scioperano… mostrandomi il Diario con l’avviso della maestra. “Papà… cos’è uno Sciopero?”.
Difficile da spiegare ad una bambina di 7 anni. E penso a come sono cambiati i tempi. Quando ero ragazzo chi scioperava sapeva bene di dover spiegare, soprattutto a chi subiva il disservizio, i motivi che lo avevano spinto a prendere quella decisione.
Ma nel Diario di mia figlia non c’era alcuna spiegazione delle motivazioni. E mi sono messo quindi a cercare online, trovando qualche informazione in più:
“Sciopero nazionale per l’intero turno di lavoro, giovedì 31 ottobre, in tutte le aziende della ristorazione collettiva e dei pubblici esercizi, tra cui Autogrill, Mc Donalds, My Chef, Chef express, Airest, Vera, Sarni. A Milano un corteo partirà intorno alle ore 9.30 da largo Cairoli per dirigersi verso la sede di Confcommercio in corso di Porta Venezia. A motivare la protesta, spiegano i sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uitucs Uil) è il tentativo delle associazioni datoriali di “smantellare il ccnl del turismo”.
Il negoziato, prosegue la nota, “ha visto le associazioni dei datori di lavoro dividersi, rifiutare il confronto e lanciarsi in richieste sempre più irricevibili. Angem, associazione cui fanno capo alcune diverse aziende della ristorazione collettiva, vuole modificare in peggio le norme che regolano il cambio appalto. Fipe (federazione italiana pubblici esercizi) e le altre aziende della ristorazione collettiva hanno abbandonato il tavolo delle trattative dopo aver richiesto l’eliminazione degli scatti di anzianità, della 14ma mensilità e della riduzione dei permessi individuali, oltre alla richiesta di ricalcolare il periodo di malattia e l’indisponibilità ad aumenti salariali sino al 2015“.
Ecco, perlomeno sono riuscito a spiegare a mia figlia perchè oggi mangerà dei panini. Per lei è un gioco. Per noi adulti invece si tratta di capire se le motivazioni sono condivisibili o meno. Ad ognuno le sue conclusioni.
il coordinatore – Damiano Dalerba