In questi giorni assistiamo ad un interminabile rincorrersi di articoli, post, commenti, like, comunicati stampa, insulti, sulla questione Boffalora. Abbiamo voluto aspettare nel dire la nostra perchè con tutto questo rumore sarebbe stato impossibile portare qualche ragionamento in più.
COMINCIAMO CON LO SVELARE LA GRANDE BUGIA RACCONTATA A TANTI: è totalmente falso affermare che l’approvazione del nuovo PII Boffalora avrebbe risolto i problemi delle famiglie che già vi abitano. Alcuni vogliono credere a questa favola perchè sono disperati, altri fanno finta di crederci (in malafede) solo per propaganda politica, altri ancora che raccontano questa storiella sono in evidente conflitto di interessi (chiedetevi sempre: “Quanto ci guadagna la persona che ho davanti dall’approvazione di questo Piano?“).
Ma veniamo ad alcune considerazioni che è bene avere in testa:
1. Se gli operatori (tra cui la stessa Vegagest) avessero voluto DAVVERO aiutare le famiglie della Boffalora avrebbero POTUTO e DOVUTO mostrare la loro buona volontà da SUBITO, senza aspettare l’approvazione di alcunché. Invece no: pretendono PRIMA l’approvazione del Piano… In napoletano si dice: “cca nisciuno è fess”
2. Questo Piano è stato adottato dalla stessa Amministrazione Comunale che ha SBAGLIATO quello precedente, in tutte le sue varianti, che non ha saputo (o voluto?) vigilare sulla sua corretta realizzazione (sia nelle parti privati che pubbliche). Ah, lo ha fatto negli ultimi giorni del suo mandato, lasciando a chi sarebbe arrivato la responsabilità di approvare quello che LORO avevano fatto… Molto corretto, vero?
3. La nuova bozza della Convenzione Urbanistica che il Comune avrebbe dovuto approvare, sarebbe DI NUOVO stata firmata anche da Vegagest, la stessa entità che è alla base della attuale situazione del quartiere Boffalora. Errare è umano, perseverare è diabolico. Chi, tra voi lettori, non farebbe mille verifiche approfondite prima di dare di nuovo fiducia a questa Azienda?
4. Approvare un Piano Urbanistico NON SIGNIFICA che gli operatori DEBBANO poi firmare il giorno dopo la Convenzione Urbanistica (hanno fino ad un anno di tempo, allo scadere del quale possono chiedere proroghe) l’unico documento che li impegnerebbe a fare qualcosa per il bene della famiglie e del Pubblico.
5. Nulla può impedire agli operatori, un minuto dopo l’approvazione di un Piano, di cercare di RIVENDERE la loro operazione (magari speculandoci legalmente), SENZA FIRMARE la Convenzione. Quello che è certo è che un Piano Urbanistico HA UN VALORE che qualsiasi Azienda, Banca, etc può mettere nei suoi Bilanci… (un bell’asset come si dice oggi).
6. Anche se firmata, una Convenzione Urbanistica impegna in modo relativo gli eventuali operatori. Questi potranno sempre poi cavillare su ogni singola clausola. Ogni soluzione dei problemi delle famiglie e del Pubblico quindi potrebbe essere lontanissima.
7. Il Comune non rischia nulla: i 300 milioni della causa sono una enorme panzana che serve solo a fare terrorismo e titoli sui giornali.
8. Non è vero che il 31 dicembre scade qualche limite indicato dalla banca d’Italia. L’operatore ha ancora più di un anno per presentare un progetto di dimensioni più contenute, e siamo certi certi che lo farà.
9. Il congelamento momentaneo del piano non blocca altre possibilità future. In caso di fallimento del fondo subentrerà un curatore che avrà comunque il compito di cercare un compratore per i terreni. Il comune e i cittadini residenti nelle case già costruite dovrebbero trarne vantaggio per il fatto che la vendita dei terreni avverrà a prezzo di realizzo, consentendo una notevole plusvalenza su cui si potrebbe far leva per ottenere, ad esempio, la riduzione di volumetrie e opere pubbliche (a favore, appunto, dei cittadini già residenti). Vantaggi che non si possono realizzare alle condizioni attuali che mirano a salvaguardare l’intero (ma sbagliato) investimento delle 4 Banche disastrate di cui tutti conosciamo la storia…
Permettetemi infine un’ultima considerazione. Qualcuno deve aver pensato che noi non facessimo sul serio quando in campagna elettorale parlavamo di salvaguardia del territorio, difesa del Golfo Agricolo e rifacimento del PGT con riduzione delle volumetrie. Qualcuno forse pensava che una volta al Governo della città avremmo fatto come tutti gli altri… ci saremmo accordati… avremmo chiuso un occhio… e via così. Ora che si sono accorti che dalle promesse siamo passati ai fatti, cercano di attaccarci alterando e manipolando la realtà.
Ma noi rimaniamo coerenti col mandato ricevuto dagli elettori.